INQUINAMENTO & SALUTE


L'inquinamento, di qualsiasi natura esso sia, non colpisce solamente la terra, la nostra casa, ma anche chi ci vive, vale a dire noi. Anche l'uomo, infatti, è soggetto all'inquinamento che può provocare direttamente o indirettamente gravi malattie, dovute ad agenti inquinanti come i metalli pesanti, gli idrocarburi o le polveri sottili.

I metalli pesanti

Si è accertata negli ultimi anni la tossicità di metalli pesanti che sono normalmente presenti nel nostro corpo in quantità molto basse, ma, che in grandi quantità, possono creare malattie che vanno da semplici dermatite o diarrea fino ad arrivare a malattie croniche come il cancro o la leucemia. La tossicità dei metalli pesanti è stata ricondotta, secondo alcuni studi, al fatto che questi metalli si vanno a legare ad alcune proteine presenti nel nostro corpo andando a ridurre la funzionalità di enzimi importantissimi con conseguenti patologie. Le zone del nostro corpo più colpite dall'intossicazione da metalli pesanti sono i reni, il cuore e il cervello, organi di assoluta importanza vitale; non a caso, esistono dei limiti espressi dal Dlgs. 31/2001 per quanto riguarda la quantità di metalli pesanti nell'acqua affinché possa essere definita potabile.

PARAMETRO VALORE DI PARAMETRO UNITA' DI MISURA
Arsenico10,0µg/l
Argento50,0µg/l
Cromo50,0µg/l
Mercurio1,0µg/l
Piombo10,0µg/l

Sono state, inoltre, individuate, per ciascuno dei metalli pesanti, le seguenti patologie:

ArsenicoCancro linfatico, cancro al fegato, cancro della pelle.
ArgentoAllergie della pelle, estremamente concentrato causa coma e morte.
CromoDanni ai reni e al fegato, problemi respiratori, cancro polmonare, morte.
MercurioDistruzione del sistema nervoso, danni al cervello, danni al DNA.
PiomboCausa danni al cervello, disfunzioni alla nascita, danni ai reni, difficoltà di apprendimento, distruzione del sistema nervoso.

A cosa è dovuta la presenza di metalli pesanti nell'acqua ?

Alcuni metalli pesanti si trovano già disciolti in acqua, ma in misura molto bassa, quindi non dannosi per il nostro organismo, a renderli pericolosi sono le quantità con cui si presentano all'interno di acque che perciò vengono dette non potabili o inquinate.

L'aumento delle quantità di metalli pesanti è dovuta principalmente a fattori antropologici legati a un cattivo smaltimento di rifiuti da parte di industrie che, per risparmiare tempo e denaro o per "pigrizia", riversano gli scarti di lavorazione nei corsi d'acqua, anziché rispettare le normali procedure di smaltimento. I cicli produttivi più inquinanti, sotto questo punto di vista, sono, per esempio, la produzione e il conseguente smaltimento di: vernici, batterie e componenti elettronici, la combustione del carbone e la lavorazione o la produzione di metalli non ferrosi.

Gli idrocarburi

Sono definiti idrocarburi i composti organici costituiti da carbonio (C) e idrogeno (H).

Gli idrocarburi non sono solamente pericolosi per l'ambiente, ma anche molto dannosi per la nostra salute, sono stati definiti, infatti, dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), agenti cancerogeni e mutageni, sono in grado, cioè, di modificare il DNA delle nostre cellule provocando malattie anche mortali come il tumore.

I modi in cui si introducono idrocarburi dannosi nel nostro corpo sono molteplici, dall'inalazione a l'ingerimento sino al contatto. In base al modo in cui gli idrocarburi entrano in contatto con il nostro organismo si verificano diverse malattie.

InalazioneTosse, edema polmonare, broncopolmonite cancro ai polmoni, danni alle cellule del sistema nervoso.
IngerimentoNausea, vomito, cancro allo stomaco.
ContattoIrritazione delle mucose e della cute, cancro alla pelle.

La presenza di idrocarburi nell'aria che respiriamo, nei cibi che mangiamo e nell'acqua che beviamo, o nella terra che calpestiamo, dipende direttamente dalle industrie del settore petrolchimico come: raffinerie e pozzi petroliferi, oltre che ai fumi dei motori e delle caldaie.

Dunque le zone più a rischio per l'inquinamento da idrocarburi sono quelle zone in cui si sono installati pozzi per l'estrazione del petrolio o costruite raffinerie, non è sempre facile, però, individuare le zone inquinate, poiché l'inquinamento da idrocarburi interessa principalmente il sotto suolo o le acque sotterranee e solo raramente interessa anche la superficie.

Per questi motivi per accertare l'inquinamento da queste sostanze è necessario fare prelievi, tramite pozzetti, del sottosuolo e delle acque sotterranee, si possono, inoltre, analizzare i dati riguardanti i tumori, poiché un aumento dei casi di tumore può essere correlato all'inquinamento da idrocarburi, proprio per le capacità mutagene di quest'ultimi.

Le polveri sottili

Altro importante agente inquinante sono le polveri sottili, per polveri sottili si intende piccolissime particelle (nitrati, solfati e altri metalli) sospese nell'aria. Queste particolari polveri, dette anche particolato, possono derivare sia da veicoli, caldaie, impianti industriali e cantieri (particelle primarie) sia da processi di trasformazione chimica (particelle secondarie).

Grafico delle polveri sottili

Quando si parla di polveri sottili si sente spesso parlare di PM10 o PM2.5, queste sono le classi in cui sono divise le polveri sottili in base alla loro dimensione, per comprendere le dimensioni di queste polveri, basta pensare al diametro di un nostro capello e dividerlo per trenta volte ottenendo il diametro delle PM10 mentre le PM2.5 hanno dimensioni ancora più piccole.

La pericolosità delle polveri sottili è proprio legata alle sue dimensioni, infatti, essendo microscopiche riescono ad arrivare fino ai polmoni o nel caso delle Pm2.5, riescono addirittura ad accumularsi nel sangue. Per questi motivi, le parti del nostro corpo più a rischio sono i polmoni e l'apparato circolatorio. E' stato provato, infatti, che le polveri sottili possono provocare asma bronchiti e malattie cardiovascolari.

Nelle città le quantità di polveri sottili nell'aria sono costantemente monitorate per evitare la così detta "emergenza smog". Queste parole si sentono spesso nelle grandi città soprattutto in inverno, quando non piove o quando non c'è vento, la pioggia, infatti, cadendo fa sì che le polveri sottili scendano sul suolo, ma, se da una parte la pioggia libera il cielo dalla cappa di smog, dall'altra parte provoca un fenomeno altrettanto pericoloso che porta il nome di "piogge acide", infatti l'acqua, reagendo con le polveri, diventa acida e corrosiva.

Come abbiamo visto, la maggior parte degli agenti inquinanti dannosi per la nostra salute sono prodotti da noi stessi, un paradosso? No, solo la realtà.

Se solo le fabbriche stessero più attente all'ambiente rispettando le procedure di smaltimento designate per legge, diventando più responsabili rispetto alla cura della nostra "casa", e ognuno di noi si impegnasse a fare la sua parte, perché ciascuno di noi inquina e, dunque potrebbe evitare di farlo, faremmo un grosso favore non solo alla terra ma anche a noi stessi.